MJUK: Consumo responsabile - una seconda vita per i mobili. Mobili di seconda mano di qualità per il benessere del nostro pianeta
Nel 2019, a Helsinki, è stata fondata una società innovativa chiamata Mjuk con una missione chiara: contrastare il consumo eccessivo di nuovi mobili, che è in parte responsabile dell'esaurimento delle risorse naturali e dell'inflazione stagionale dei prezzi. L'obiettivo di Mjuk è quello di rendere i mobili usati più attraenti, in linea con i principi dell'economia circolare. Il suo CEO, Rickard Zilliacus, vuole scuotere l'industria del mobile imponendo un nuovo modo pratico, responsabile e accessibile di vendere e/o acquistare mobili di seconda mano con il miglior rapporto qualità-prezzo.
Oggi, in Europa, i mobili rappresentano una quota importante dei rifiuti depositati nei centri di raccolta, in particolare i mobili per ufficio, il 90% dei quali viene incenerito nonostante sia in perfette condizioni. In un mondo dove l'economia lineare regna sovrana, i prodotti sono tradizionalmente progettati a partire da materie prime, prodotte in serie, poi vendute in grandi quantità prima di terminare la loro vita come rifiuti. È ormai chiaro che questo modello economico tradizionale, basato sull'uso sfrenato delle risorse naturali, sta raggiungendo i suoi limiti in un momento in cui il pianeta sta già rivelando i limiti delle sue risorse.
Di fronte a questa allarmante situazione, Mjuk è in prima linea per fornire una soluzione concreta. Al fine di coniugare consumo responsabile, qualità e soddisfazione del cliente, Mjuk offre la raccolta di mobili usati, eccedenze e ritorni di prodotti che non rientrano più nei canali di vendita tradizionali, da privati e imprese. Questo approccio elimina i vincoli associati all'acquisto e alla vendita di mobili usati, grazie a un servizio di raccolta e consegna flessibile. La loro piattaforma di mercato all-in-one rende l'acquisto e la vendita di mobili di seconda mano di qualità il più semplice possibile.
Susann, una delle clienti di Mjuka, condivide la sua esperienza descrivendo il processo di vendita della sua sedia. Il sito offre di raccogliere i mobili in vendita, chiedendo foto e una stima delle sue condizioni, e quindi suggerisce una data di raccolta. Dopo una rigorosa valutazione della qualità e un accurato processo di pulizia, gli articoli vengono messi in vendita con una valutazione delle loro condizioni e un prezzo stimato. La sedia di Susann è stata acquistata meno di un mese dopo che è stata pubblicata online, anche se a un prezzo inferiore a quello pubblicizzato. La sedia è stata consegnata direttamente all'acquirente. Susann sottolinea con convinzione che, per lei, l'aspetto fondamentale è quello di utilizzare la sua sedia altrove, piuttosto che contribuire al crescente accumulo di rifiuti, pur esprimendo il suo sollievo nel non dover gestire l'intero processo.
Mjuk mira a cambiare la mentalità delle persone e rivoluzionare il modo in cui la società percepisce l'acquisto di mobili di seconda mano, spesso associato a pagamenti non sicuri, lunghi tempi di attesa e trasporti complessi e ingombranti. Con i suoi servizi e il fatturato raddoppiato ogni anno, Mjuk sta dimostrando che è possibile rendere l'acquisto e la vendita di seconda mano semplice, sicuro e attraente.
Questo nuovo approccio all'economia, che sta gradualmente prendendo forma in tutta Europa, sta attirando l'interesse di numerose altre start-up europee desiderose di sostenere questa tendenza emergente. Mjuk incarna questa nuova era, combinando un design contemporaneo e di alta qualità con i principi fondamentali dell'economia circolare, tra cui la sostenibilità. L'obiettivo finale è rendere questo approccio responsabile basato sull'economia circolare il nuovo standard.
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Source :M.Topsi from
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